Anna Maria D’Alò – Destino
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
Prima o poi acchiappo il destino, e quando ci riuscirò a quattr’occhi gli chiederò, ma che cazzo hai combinato ti sei perso la strada!?
Chiamo “Destino” quel qualcosa che accade solo se deve accadere, quel qualcosa che sarà solo se deve essere. Io invece credo che, anche se in parte, questo signor “Destino” esiste e sono pienamente convinta che troppo spesso ci fermiamo ad aspettarlo, ci fermiamo senza lottare dicendo: “Evidentemente, non è destino”! Prima di abbandonarci alla rassegnazione, prima di dire “Doveva andar così”! proviamo a restare in piedi, a lottare provando a stimolare una reazione, un cambiamento in questo “Destino” fin troppo spesso cieco e ingiusto!
Il vero amore non unisce, ma divide per essere due in uno.
Più desideri trattenere il tempo e più ti fugge dalle mani, come acqua che scivola…
Cos’è la bellezza? Chi può definire la perfezione o l’imperfezione? L’occhio, il cuore, il tatto,…
Spesso mi chiedo quanto avrei potuto fare per cambiare il presente.