Anna Maria D’Alò – Figli e bambini
Nell’innocenza dei bambini troviamo il nostro paradiso perduto.
Nell’innocenza dei bambini troviamo il nostro paradiso perduto.
La vita è straordinaria, soprattutto nel momento in cui decide di agire di testa propria e ci lascia impotenti davanti alle sue capriole che ci allenano alla sua palestra.
L’arte migliore è quella che riesce a trasmettere dell’artista le emozioni del suo cuore.
Avevo nella mia vita un fiore che profumava d’amore. Avevo la rosa più bella, avevo te mamma. Adesso mi resta solo profumo di te e un ricordo meraviglioso di quella rosa senza spine ti amo mamma, sei la vita mia.
Per infinite volte, da grande, avrebbe rivisto quella immagine, proprio quella: la sagoma massiccia del padre che cammina a grandi passi davanti a lui, contro il volo della nebbia mattutina, senza mai voltarsi, né per aspettarlo né per controllare che ci fosse ancora. In quella severità, e in quella assenza totale di dubbi, vi era quanto suo padre gli aveva insegnato dell’essere padri: che è saper camminare, senza mai voltarsi. Camminare il passo lungo degli adulti, senza pietà, ma un passo limpido e regolare, perché tuo figlio possa capirlo e starci attaccato, nonostante il suo passo bambino. E farlo senza mai voltarsi, se ne avrai la forza: perché lui sappia che non si perderà, e che camminare insieme è un destino di cui non bisogna mai dubitare, giacché è scritto nella terra.
I figli sono nostri, ma non ci appartengono. Appartengono alla vita.
Ogni bimbo porta con se un arcobaleno, parte dal cuore ed esce verso il cielo con un sorriso. I bambini sono le nostre pentole del tesoro.