Anna Maria D’Alò – Frasi Sagge
Ogni giorno non è mai uguale all’altro, perché ogni giorno è irripetibile.
Ogni giorno non è mai uguale all’altro, perché ogni giorno è irripetibile.
Oggi ho tanta paura di sbagliare.Di colpo accorgersi che tutto quello che prima era intoccabile ora sembra frantumarsi,anche quello che ci sembra perfetto non lo è affatto,tutto di colpo cambia:il nostro modo di pensare,di amare.Più cerchiamo di non voler cambiare le cose e più sbagliamo.
Il primo castigo del colpevole è che non potrà mai essere assolto dal tribunale della sua coscienza.
Se vivi ancorato al passato rischi di perdere non solo il presente, ma anche il futuro. Lascia le lacrime di ieri, afferra i sorrisi di oggi e insegui i sogni di domani.
L’avvenire è del popolo che, a poco a poco o in un sol colpo, conquisterà il potere qui e su tutta la terra. Il peggio è che deve civilizzarsi, e questo non può realizzarsi prima, ma dopo averlo preso. Si civilizzerà solo imparando dai propri errori, che saranno anche gravi, e costeranno molte vite innocenti. O forse no, forse non saranno innocenti perché avranno commesso l’enorme peccato contro natura di non aver capacita di adattamento. Tutti loro, tutti i disadattati, anche lei e io, per esempio, moriranno maledicendo il potere che hanno contribuito a creare… è che la rivoluzione, nella sua forma impersonale, prenderà la loro vita e persino ne utilizzeràla memoria che resterà come esempio e strumento di dottrina per i giovani che verranno. Il mio peccato è ancor più grande, perché io, più accorto o con maggior esperienza, lo chiami come preferisce, morirò sapendo che il mio sacrificio obbedisce soltanto a un’ostinazione simbolo della civiltà putrefatta che si sta sgetolando…
Non serviti della approvazione di nessun amico, maestro di fede, o mago, rimanete voi stessi amanti degli animali, gli unici ad avere gli occhi dell’innocenza, come i bambini; vivi e amateteli come amate voi stessi anche se rimanete soli che poi soli non siete mai.
[…] Magari potessi, ragazzo mio, magari potessi… Ma forse qualcosa posso fare per te, posso insegnarti qualcosa: non permettere che imprigionino la tua anima oltre che il tuo corpo. Guarda quel gabbiano… lo vedi? Ecco, lascia che la tua anima voli con lui, lassù. E adesso vola, figlio mio, chiudi gli occhi e vola… sopra queste miserie, oltre le mura di questa dimora cadente, sopra gli scogli e i boschi, vola verso il disco del sole e bagnati nella sua luce infinita, Vola, nessuno può imprigionare l’anima di un uomo. […](da “L’ultima legione” – Romanzo)