Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
A volte c’è più presenza in un’assenza, perché occupa tutta la mente e la vedi ovunque.
A volte c’è più presenza in un’assenza, perché occupa tutta la mente e la vedi ovunque.
Come resti di terra trascinati dalla china di pioggia pazza. Il pietrisco a graffiare la schiena. La sensazione d’umido penetrarmi lo scheletro. Il pungente odore di fango mi inonda le narici e mi cosparge. Ho gli occhi rivolti a terra. Combattere e sfidare questo maltempo. Navigare su di una barca di carta nella terraferma e poi disfarla e guarnirmi il cuore d’un origami che sappia di qualcosa che ti riguardi, che mi faccia lampo e mi riconduca a te; ne farò un totem da divinizzare.
Non chiedo poi tanto, se aspiro a qualcosa che ripaghi un po’ delle mie sofferenze. Non sono altezzosa, se chiedo finalmente un po’ di sana serenità. E nemmeno egoista se adesso sento la strana necessità di pensare a me. Non odiatemi se ogni tanto vi dirò: “no. Mi dispiace, ma non posso”. Non giudicatemi se alcune volte non ascolterò le vostre paure e i vostri dolori. Non fraintendetemi se, pensando un po’ a me, mi sfuggirà un vostro silenzio pieno di parole. Ho solo staccato un attimo la spina dal “mondo” per poter ricollegare un po’ quella che ha riacceso finalmente “me stessa”.
Siamo bolle di sapone soffiate dal destino, carezzate dai venti, deformate dagli eventi.
A volte le nostre vite passate lasciano delle cicatrici che raramente guariscono del tutto.
Chi non si stupisce non è perché ha visto tutto ma è perché non è in grado di vedere niente.
Io sono uno spirito, spirito libero e volo attraverso il vento delle emozioni respirando l’essenza del mio essere.