Anna Maria D’Alò – Vita
La vita ti cuce, sul telaio del tempo, ogni giorno un vestito nuovo, indossalo perché ti appartiene: le trame sono intessute dei tuoi sorrisi, i ricami delle tue lacrime e la stoffa delle tue emozioni impunturate dall’anima.
La vita ti cuce, sul telaio del tempo, ogni giorno un vestito nuovo, indossalo perché ti appartiene: le trame sono intessute dei tuoi sorrisi, i ricami delle tue lacrime e la stoffa delle tue emozioni impunturate dall’anima.
Per sempre è solo un attimo.
Se tagli fuori tutto quello che ti circonda e inizi a guardarti piedi, non saprai più dove sei. Non sarai neanche più capace di capire se esisti o meno.
Time to Fly. È l’ora di volare, di aprire le ali e volare via, lontano, nell’immenso cielo azzurro. Credevo fosse la mia ora di volare dopo tutte le persone che vedevo spiccare il volo. Io sarei volata come gli altri, anzi meglio, più in alto, con più libertà, andando dove volevo nel cielo infinito. Da bruco mi sarei trasformata in farfalla, una di quelle belle farfalle che la gente prova a prendere, ma che non riesce mai a catturare perché scappano via. E invece perché non riesco a volare?
Troppa gente si perde dietro i “se” e i “ma”. Cerchiamo di tirare fuori gli attributi e lottiamo per i nostri obiettivi. La vita è adesso, proviamo a esserne i protagonisti.
Hanno ragione a dire che gli occhi sono lo specchio dell’anima, grazie a loro puoi capire quando una persona sta veramente male. Si nasconde una luce all’interno di ogni pupilla che le consente di brillare quando tutto tace, quando non c’è bisogno di parole per descrivere l’emozioni. Quella luce però non è più la stessa quando si inizia a soffrire. È sempre presente ma sembra spenta, le lacrime l’appannano e il cuore la trasforma. Le parole non escono, ma stavolta quello che potrebbero dire non è molto bello. Quella luce sento che si spegne, ogni giorno della mia vita sta perdendo lucentezza ed io come un fiore appassisco.
Alla fine ci resta accanto solo chi ci ha capiti, e mai giudicati. Chi ci ha preso per mano, quando tutti gli altri se ne sono andati via dimenticandosi di noi. Chi ha asciugato le lacrime dal nostro viso, ridandoci il sorriso, chi mentre ci sussurrava “ti voglio bene” non lo diceva tanto per dire, ma perché lo sentiva davvero.