Anna Maria D’Alò – Vita
La vita è una strada da percorrere attraversando la luce dei colori, le ombre e la musica della natura. La vita è pittura e poesia che si fondono per creare nell’arte che si rigenera ogni giorno.
La vita è una strada da percorrere attraversando la luce dei colori, le ombre e la musica della natura. La vita è pittura e poesia che si fondono per creare nell’arte che si rigenera ogni giorno.
Siamo impastati di terra, di fango e di cielo, ma quando amiamo anche la terra…
C’è stato un tempo in cui ciò che era prezioso lo decideva la terra, non l’uomo.Terra come madre, che seppe dare alla pietra la bellezza, lasciando che fosse li anche solo per essere guardata, per donare anche a lei quel diritto, dell’essere qualcosa in più.Oggi una piccola pietra sta alla base di qualcosa. Resterà li tra le cose che puoi guardare; in quel tuo posto, dove l’ondeggiare delle foglie sa fare musica, e tu sai ascoltare; e le voci che vi aleggiano ti fanno amare ogni istante dell’esistere. Quel posto dove tu sai ringraziare ogni giorno per chi è riuscito a restare, e sai essere grata. Quel posto in cui non importa chi è primo o secondo, perché anche quella pietra diventò seconda, quando la sua preziosità, agli occhi degli altri fu sopraffatta dal suo essere Roccia.La roccia dura e la roccia preziosa. Sa tenere tutti i pezzi insieme; preziosa come una testata d’angolo che se cade, tutto fa cadere. Tu sei così, una roccia preziosa. Anche mentre dormivi, e lasciavo che la tua essenza mi carezzasse ancor prima delle tue mani.
Viviamo in funzione di un futuro che non arriverà mai.
Mai guardare il particolare distaccato dall’insieme, perché l’uno evidenzia l’altro. Sarebbe come guardare solo i raggi e non il sole.
A volte cerchi delle vie nuove da percorrere con le tue scarpe che hanno baciato ormai tanti asfalti, delle vie che ti permettano ancora di meravigliarti come un tempo. Poi, dopo tanta fatica, ti accorgi che l’unica soluzione è individuare una via di fuga, che ti porti lontano da tutto, da tutti, da te.
Qualunque sia il nostro momento, momento in cui dobbiamo lasciare tutto, quel momento è scritto da qualche parte, negli abissi inossidabile, qualunque esso sia, è sempre troppo poco. Alla fine è il tempo di una carezza.