Anna Pavliv – Ateismo
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Lo stolto pensa: “Non c’è Dio”. Sono corrotti, fanno cose abominevoli: nessuno più agisce bene.
Per quanto l’ateismo possa esser stato logicamente sostenibile prima di Darwin, soltanto Darwin creò la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale.
Dio vide per la prima volta l’imperfezione quando creò il primo uomo a sua somiglianza. Dio aveva gli occhi ma non ne aveva bisogno, era onnipotente, Dio aveva le orecchie ma non ne aveva bisogno, era onnisciente, Dio aveva la bocca ma non ne aveva bisogno, era unico e mai avrebbe potuto trovare qualcuno con cui parlare alla pari, Dio aveva i peli ma non ne aveva bisogno, essendo onnipotente non soffriva il freddo, Dio aveva le unghie ma non ne aveva bisogno, non cacciava. L’uomo aveva le sue caratteristiche peggiori e Dio aveva le caratteristiche peggiori dell’uomo. Dio creò una pistola, la puntò sulla sua testa e senza esitazione sparò. Dal botto ne conseguì la continua crescita dell’universo, il resto è storia.
Dio è uno scandalo – uno scandalo che frutta.
Aiutati che Dio… non ti aiuta!
Chi si qualifica ateo è uno che non crede nemmeno in se stesso.