Anna Rijtano Mallus – Stati d’Animo
Reggo così bene il peso delle mie infelicità che non potrò mai essere una vera infelice.
Reggo così bene il peso delle mie infelicità che non potrò mai essere una vera infelice.
Il tedio non è la malattia della noia di non aver nulla da fare, ma una malattia più grave: sentire che non vale la pena di fare niente.
Mai restare sospesi tra il passato e il futuro. Vi farà restare bloccati nel presente. Spalancate le porte al mondo, non regalatevi e non svendetevi, ma non dovete nemmeno nascondervi. Se mi fossi nascosta dopo l’ennesima delusione non avrei trovato “te”. Amate e amate ancora, anche se sbagliate. Quello che conta è saper dire “basta” ad amori sbagliati, quelli che sanno solo togliere senza dare. Quelli che sanno solo distruggervi, cambiarvi e annullarvi poco a poco. Amate voi stessi prima del resto e rispettatevi per primi, ma non smettete mai, e dico mai, di pretendere di essere amati con la stessa intensità con cui amate!
Come sto io? Mi sento come una giornata di pioggia, come un bambino che non può uscire a giocare. Sto come un raggio di sole troppo debole per scaldare la pelle; come un sacchetto di biscotti dimenticato sulla credenza. Mi sento come un vulcano spento, un aquilone in balìa del vento, un paio di scarpe legate strette. Sono come un desiderio troppo irrealizzabile, un sogno più grande della stessa realtà. Un sogno di quelli che rimangono per sempre chiusi nel cassetto.
Il mio cuore come la mia anima sa piangere, gioire ed amare. Ma non sa la dimenticare la cattiveria.
Sono punti di vista che gli occhi vedono ma diventano certezze se ciò che vedi esiste davanti ai tuoi occhi.
Lasciami sognare, lasciami incantare su questo mappamondo che mostra tutto il mio mondo.