Annamaria Crugliano – Società
Un nuovo peccato: far fare la propria azione cattiva all’amico che è sconosciuto alle persone da raggirare.
Un nuovo peccato: far fare la propria azione cattiva all’amico che è sconosciuto alle persone da raggirare.
Non bisogna farsi forti della propria sopportazione, ma la vera forza sta nel non temere più di smettere di sopportare!
La libertà è l’eterna gioventù della nazione.
Ricordo mio nonno, quando passeggiavamo insieme e io ero poco più di un bambino, mi raccontava molto della sua vita, di quando era giovane, tra le due guerre, mi ripeteva spesso: “Noi vivevamo nella miseria, tu non la conosci e forse non la conoscerai mai”. Caro nonno, forse non la conoscerò come l’hai conosciuta tu ma credo che un giorno, se avrò la fortuna di raccontare qualcosa della mia vita a mio nipote, sicuramente gli dirò: “Noi vivevamo nella merda, tu non la conosci e forse non la conoscerai mai”.
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
Un disastro annunciato e non ascoltato rappresenta uno tra i crimini più efferati e meschini che un’istituzione possa compiere nei confronti del suo popolo. La vergogna e l’assenza di moralità e scrupolo a scapito del profitto personale e del potere completano il profilo del perfetto omicida.
2500 anni fa un certo Aristotele in uno dei suoi scritti più celebri affermava “ogni popolo ha il governo che si merita”. Sono passati molti anni da quell’affermazione e l’Italia continua ad avere il governo che merita il suo popolo ma un popolo che non merita l’italia. Ebbene si questo popolo non merita, una nazione, un territorio che ha nei suoi antenati e nelle sue radici una storia e una cultura così vasta che per secoli il mondo intero ci ha invidiato. Non sto qui a celebrare quello che è stato il nostro glorioso passato, chi ha studiato lo saprà bene ed anche meglio di me, chi non lo conosce invece, chi non conosce il proprio passato, farà parte di quella grande maggioranza di individui che ci hanno portato ad arrivare a questo triste punto nello scorrere inevitabile del tempo e della storia. Chiudo la mia parentesi citando altre brevi e concise parole: “chi ignora il proprio passato non avrà futuro”. Insomma il vostro futuro, o meglio le basi per costruirlo sono state poste dai nostri antenati ma se non le conoscete non costruirete mai il vostro futuro, sarete solo comparse di un tempo non vissuto.