Annamaria Crugliano – Tristezza
Si è accorciato il cielo!
Si è accorciato il cielo!
Dolore chiama dolore. È l’unico codice che entra a far parte del soliloquio che imbastiamo con noi stessi; il cuore è schizofrenico, si spacca in due tra il male che ci ha causato il nostro grande amore ed il male che perpetuiamo a nostre spese da soli per trovare continuità di senso e parola e sentirci ancora vicini nel paradosso. Il nostro grande amore, quello che ci ha lasciato, ma resterà dentro per sempre, lì sulla soglia della porta delle emozioni più belle, appoggiato allo stipite del desiderio, un piede all’inferno, l’altro in paradiso.
A volte quello che c’è dietro la violenza è cosi sottile che ad occhio nudo non si vede.
Esci sole, ti prego. Voglio che asciughi le mie lacrime.
Quello che fa più male alla fine di un rapporto è constatare che l’altro non è mai stato sincero.
Era un dolore troppo forte, era come se prendessi fuoco dall’interno ma nessuna acqua era capace di spegnere l’incendio dentro di me. Le parole non servivano più.
Dentro le mie parole ho nascosto una parte di me che vorrei tu scoprissi.