Annamaria Crugliano – Tristezza
Quando rompo il ghiaccio so come ucciderlo: il ghiaccio è come il dolore, è inutile pugnalarlo col coltello, devi aspettare che si sciolga.
Quando rompo il ghiaccio so come ucciderlo: il ghiaccio è come il dolore, è inutile pugnalarlo col coltello, devi aspettare che si sciolga.
E fu così che mi cadde una stella in testa.
Le cose brutte accadono nella vita e le persone ti feriscono. Ma tu non puoi usare questo come una scusa per ferire gli altri.
Ci sono dei giorni in cui non vorresti sentire altro che il silenzio per tutta la vita.
Ho sofferto per le piccole cose, per delle parole di troppo, dei saluti non fatti, delle attenzioni non date. Ho riso per cose sciocche con le persone più care, con le quali non serve parlare ci basta uno sguardo per capirci. Ho sbagliato e rimediato e ho sbagliato e pagato. Ho pagato spesso anche colpe non mie e sentenze non dimostrate, ma in tutto questo c’è una cosa che non ho mai perso: la mia dignità!
Non c’è più niente che unisce, niente…dove fino a ieri c’era l’amoreora c’è solo odio e disperazione…dove una volta eravamo insiemeora ci sono solo un io e un tu…dove c’erano i sorrisiora ci sono solo più le lacrime…dove c’eri tu…ora c’è solo più niente…
La solitudine è il destino delle persone sensibili. Chi è sensibile è sempre solo con se stesso, ovunque, anche in mezzo alla gente.
E fu così che mi cadde una stella in testa.
Le cose brutte accadono nella vita e le persone ti feriscono. Ma tu non puoi usare questo come una scusa per ferire gli altri.
Ci sono dei giorni in cui non vorresti sentire altro che il silenzio per tutta la vita.
Ho sofferto per le piccole cose, per delle parole di troppo, dei saluti non fatti, delle attenzioni non date. Ho riso per cose sciocche con le persone più care, con le quali non serve parlare ci basta uno sguardo per capirci. Ho sbagliato e rimediato e ho sbagliato e pagato. Ho pagato spesso anche colpe non mie e sentenze non dimostrate, ma in tutto questo c’è una cosa che non ho mai perso: la mia dignità!
Non c’è più niente che unisce, niente…dove fino a ieri c’era l’amoreora c’è solo odio e disperazione…dove una volta eravamo insiemeora ci sono solo un io e un tu…dove c’erano i sorrisiora ci sono solo più le lacrime…dove c’eri tu…ora c’è solo più niente…
La solitudine è il destino delle persone sensibili. Chi è sensibile è sempre solo con se stesso, ovunque, anche in mezzo alla gente.
E fu così che mi cadde una stella in testa.
Le cose brutte accadono nella vita e le persone ti feriscono. Ma tu non puoi usare questo come una scusa per ferire gli altri.
Ci sono dei giorni in cui non vorresti sentire altro che il silenzio per tutta la vita.
Ho sofferto per le piccole cose, per delle parole di troppo, dei saluti non fatti, delle attenzioni non date. Ho riso per cose sciocche con le persone più care, con le quali non serve parlare ci basta uno sguardo per capirci. Ho sbagliato e rimediato e ho sbagliato e pagato. Ho pagato spesso anche colpe non mie e sentenze non dimostrate, ma in tutto questo c’è una cosa che non ho mai perso: la mia dignità!
Non c’è più niente che unisce, niente…dove fino a ieri c’era l’amoreora c’è solo odio e disperazione…dove una volta eravamo insiemeora ci sono solo un io e un tu…dove c’erano i sorrisiora ci sono solo più le lacrime…dove c’eri tu…ora c’è solo più niente…
La solitudine è il destino delle persone sensibili. Chi è sensibile è sempre solo con se stesso, ovunque, anche in mezzo alla gente.