Annamaria Crugliano – Tristezza
E ti dici “è colpa mia” finché non vedi che lui non ha bisogno di te, che senza te vive, e cerchi di accettare che primo o poi lui tornerà ad amare ma non amerà mai più te.
E ti dici “è colpa mia” finché non vedi che lui non ha bisogno di te, che senza te vive, e cerchi di accettare che primo o poi lui tornerà ad amare ma non amerà mai più te.
E nel silenzio, la parola è morta… ma una voce, grida e rimbomba nella mente… il tormento dell’anima.
I nuovi peccati: trovare nuovi peccati da compiere o inventare ulteriori vizi.
L’estate che fugge è un amico che parte.
Niente fa più male che essere paragonati proprio a quella persona che ti ha fatto del male.
Ci sono cose che non è affatto necessario dire né chiedere, te le racconta il vento del sud, in un respiro divenuto oramai gelido, spogliato di quel calore apparente di cui a lungo si erano coperti i suoi mormorii. Non v’è più nulla da ascoltare, tutto è già stato sentito. Addosso, sulla pelle. Dentro, nell’anima. Solo il cuore ha lottato ciecamente contro l’evidenza. Ciò che rimane è l’innegabile sincerità del silenzio. Alla stregua d’un ultimo dono, dopo un concerto di dolci melodie dal cuore di ghiaccio.
Noi siamo una sola vita, perché io sono la tua e tu la mia!