Annamaria Crugliano – Verità e Menzogna
Quello che amava di te era ciò che poteva ottenere da te dicendoti “ti amo”.
Quello che amava di te era ciò che poteva ottenere da te dicendoti “ti amo”.
Il mio amore è privo di visioni umane.
Non provare a metterti nei miei panni: non riusciresti.Non consigliarmi quello che faresti tu: non sei me.Non criticare i miei passi: non hai le mie gambe.Non cercare di capirmi: non sei nella mia mente.Non offendermi se sbaglio: quello che è sbagliato per te, può essere giusto per me.E per finire non credere alle mie risate: potrei saper fingere.
Ho conosciuto lei: una donna di appena trent’anni, ho avuto modo di frequentarla sei mesi, mesi in cui lei mi ha raccontato parte della sua vita. Un film che ebbe inizio con violenze fisiche e mentali, un film in cui ogni giorno la protagonista (lei) subiva violenze, un ex, un marito, un mondo tutto così mediocre. Finché un giorno capii che la mediocrità era lei, con i suoi film che dipingeva a pennello per attirare l’attenzione su se stessa. Una donna insicura, debole, falsa e meschina, pronta ad usare ogni mezzo per fare pena. Oggi quella donna malata avrà puntato già altre vittime. Io oggi posso gridare: mi sono salvata!
C’è un solo problema, con gli scrittori. Se quello che scrivono viene pubblicato e vende molte, molte copie, pensano di essere grandi. Se quello che scrivono viene pubblicato e vende un buon numero di copie, pensano di essere grandi. Se quello che scrivono viene pubblicato e vende pochissime copie, pensano di essere grandi. Se quello che scrivono non viene pubblicato e non hanno i soldi per farlo pubblicare a loro spese, allora pensano di essere veramente il massimo.
La bellezza dell’ordine sta nella sua spontaneità dell’esserci.
Dicono che la verità faccia male. Credo sia vero, ma solo perché nel mondo d’oggi siamo attorniati nel buio della bugia e quella verità, qualunque essa sia, fa luce sul marcio in cui viviamo.