Anne Rice – Libri
Non v’è stanza da letto o sala da ballo dove io non possa entrare. La morte nella luce del focolare, la morte in punta di piedi nel corridoio… ecco ciò che sono.
Non v’è stanza da letto o sala da ballo dove io non possa entrare. La morte nella luce del focolare, la morte in punta di piedi nel corridoio… ecco ciò che sono.
Il piacere di leggere è doppio quando può essere condiviso.
[…] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l’effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all’aperto per godersi l’arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
Meglio restare così, separati da tanta gente, che incontrarlo a tu per tu, loro due da soli.
Un bambino che cresce senza una carezza indurisce la pelle, non sente niente, neanche le mazzate.
Colui che domina gli odori, domina il cuore degli uomini.
La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice.