Anonimo – Angelo
Brilla alto nel cielo angelo mio così che io possa nei giorni bui affidarmi alla tua luce.
Brilla alto nel cielo angelo mio così che io possa nei giorni bui affidarmi alla tua luce.
La consolazione di una bugia è effimera, svanisce presto e non può portarti nulla di buono.
Stultorum infinitus est numerus.Il numero degli sciocchi è infinito.
Tienimi con te, ti prego, non mi lasciare andare. Non permettere al tuo cuore di vivere senza il mio. Non fare che la tua vita perda il mio sapore. I nostri profumi si univano perfettamente, creando un’essenza unica. Non abituarti a non sentire più la mia voce. Non farmi amare da qualcun altro che non sei tu. Fai di te stesso presenza e non mancanza. Fai che possa nascere una stella dall’istante infinito dei tuoi occhi mentre incontrano i miei. Tienimi con te, stringimi. Gioisci di me, con me. Rendimi tua, per sempre. Sii mio, sempre. Sconvolgimi. Feriscimi. Curami. Saziami. Riempimi. Colpiscimi. Amami.
Afferra la mia Mano; o esci dall’Oscurità… o cadremo Insieme nell’Abisso!Noi, siamo una cosa sola e sempre c’attenderà, il medesimo Destino!
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti “a tempo pieno”, che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l’uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d’Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.
Siamo in Italia ma non siamo italiani.