Anonimo – Bacio
E quel bacio fu L’inizio di tutto…
E quel bacio fu L’inizio di tutto…
Il verbo amare è difficile coniugarlo: il passato non è semplice, il presente non è che indicativo e il suo futuro è sempre… condizionale!
Non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri…
Pulviscolo di comete di asteroidi di corpi celesti che passando vicino alla terra entrando nell’atmosfera…
Buona notte, mia dolce goccia di rugiada che caduta da un ramo ti sei posata dolcemente nei miei pensieri…
I baci hanno il sapore dell’anima… togliendoti il respiro… morir d’amore!
Che bello spettacolo l’acqua che si trasforma in neve, com’è bello osservare e sognare di fronte ad una nevicata. Leggeri fiocchi cadono dal grigio, tempestoso cielo, danzando e roteando scossi ed accarezzati da un docile soffio di vento che li trasporta, li fa vagare, tra i rami rinsecchiti e intimoriti dal freddo e gelo di questi momenti. La neve discende orgogliosa e si placa sul terrestre, invernale manto ricoprendo soffice il terreno. Davanti a tali spettacoli di questo pittoresco e fantastico scenario e aspetto dell’inverno, balza subito l’idea di riflettere. I fiocchi che cadono allegri di colore bianco, magari da un cielo notturno illuminato dalla pallida luna ci fanno pensare alla purezza, all’umiltà, e ci presenta di fronte il seguente quesito: diamo noi importanza alle piccole cose umili che fanno sognare e crescere, com’è ad esempio una nevicata, una cascata fatata di acqua; o cerchiamo l’allegria in oggetti materiali che non ci donano la gioia vera?