Anonimo – Comportamento
Mi hai ferita, ancora sanguino: che cosa vuoi da me?
Mi hai ferita, ancora sanguino: che cosa vuoi da me?
Spendere qualche parola di conforto non costa nulla ma innalza lo spirito dell’indigente.
Quel che è accaduto in Norvegia ha un valore simbolico: è un attacco alla società…
Come si fa a togliere dalla testa qualcuno che si ama? Non la si può di certo aprire come una scatola e togliere ciò che non ci piace. Tanti dicono “ci vuole tempo”, io stessa lo dico. Ma non è quantificabile, non si può misurare, e potrebbe far male per sempre. Quindi la soluzione è convivere per il meglio con questa persona conficcata nel cervello. Potrebbe essere un esercizio mentale. Per stabilire a che livello di pazzia si è arrivati o per capire cosa e chi si sta trascurando. Ma alla fine, credo ci si renda conto che l’unica persona che si sta trascurando, siamo solo noi stessi.
Colui che se stesso dal mondo recide o è perché ha già troppo capito, e…
Lottare per una giusta causa va bene, ma lottare per cambiare qualcuno è solo una fatica da “stupidi”. La gente o l’accetti così com’è oppure molli.
Sono una persona talmente malinconica che si possono vedere le mie iridi ancorate al passato. Per me il futuro non è un ovvio divenire, ma una conquista sudata.