Anonimo – Destino
Puoi anche alzarti molto presto ma il tuo destino s’é alzato un’ora prima.
Puoi anche alzarti molto presto ma il tuo destino s’é alzato un’ora prima.
Ho davvero paura di lasciare questo mondo arrivato il mio momento. Ho paura perché questo mondo è così bello. Basta affacciarsi da una finestra e guardare il mare, basta camminare in un parco di primavera, basta uscire e sentire il vento freddo d’inverno e vedere le foglie agitarsi, basta guardare due occhi che sorridono. Tutto questo è così bello e un giorno ci verrà portato via. Noi smetteremo di esistere mentre tutto andrà avanti. E se fosse come una notte senza sogni? Avete presente, no? Svanire per sempre, vivere in quel nulla per il resto della vita, mentre tutta questa meraviglia continua a scorrere. Le persone che amiamo, la natura, la danza, la pittura, la musica. Tutto andrà avanti e noi invece resteremo indietro, come se non fossimo mai esistiti, ma allora vorrei sapere una cosa. Perché nonostante ne siamo consapevoli, perché nonostante la paura del nulla e il sapere che prima o poi ci toccherà, non riusciamo a vivere la nostra vita a pieno? Perché non riusciamo a dire quei “ti amo” balbettati, perché non riusciamo a lasciarci andare, a rischiare? È tutto così breve e mi fa paura. Io voglio vivere, non voglio restare indietro, non voglio lasciare nessuno indietro, non voglio essere solo una persona su una foto. Vi prego, io non voglio scomparire.
Perché non tutte le persone hanno la sicurezza di un passato vincente, e errore dopo errore hanno imparato la prudenza, amaro veicolo del rimpianto. Perché per quanto ci possano provare, il breve tempo di esperienza che hanno alle spalle li inibisce, soffocando qualsiasi loro mossa. E anche un segno di cedimento li fa indietreggiare, ormai convinti che stia per crollare tutto.
Raramente dico quello che penso, figuriamoci quello che non penso.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Non sempre gli amici sono in grado di aiutarti… a volte devi sapertela cavare da solo.
Non esiste un passato e un futuro, esiste un presente precedente e un presente prossimo.
Ho davvero paura di lasciare questo mondo arrivato il mio momento. Ho paura perché questo mondo è così bello. Basta affacciarsi da una finestra e guardare il mare, basta camminare in un parco di primavera, basta uscire e sentire il vento freddo d’inverno e vedere le foglie agitarsi, basta guardare due occhi che sorridono. Tutto questo è così bello e un giorno ci verrà portato via. Noi smetteremo di esistere mentre tutto andrà avanti. E se fosse come una notte senza sogni? Avete presente, no? Svanire per sempre, vivere in quel nulla per il resto della vita, mentre tutta questa meraviglia continua a scorrere. Le persone che amiamo, la natura, la danza, la pittura, la musica. Tutto andrà avanti e noi invece resteremo indietro, come se non fossimo mai esistiti, ma allora vorrei sapere una cosa. Perché nonostante ne siamo consapevoli, perché nonostante la paura del nulla e il sapere che prima o poi ci toccherà, non riusciamo a vivere la nostra vita a pieno? Perché non riusciamo a dire quei “ti amo” balbettati, perché non riusciamo a lasciarci andare, a rischiare? È tutto così breve e mi fa paura. Io voglio vivere, non voglio restare indietro, non voglio lasciare nessuno indietro, non voglio essere solo una persona su una foto. Vi prego, io non voglio scomparire.
Perché non tutte le persone hanno la sicurezza di un passato vincente, e errore dopo errore hanno imparato la prudenza, amaro veicolo del rimpianto. Perché per quanto ci possano provare, il breve tempo di esperienza che hanno alle spalle li inibisce, soffocando qualsiasi loro mossa. E anche un segno di cedimento li fa indietreggiare, ormai convinti che stia per crollare tutto.
Raramente dico quello che penso, figuriamoci quello che non penso.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Non sempre gli amici sono in grado di aiutarti… a volte devi sapertela cavare da solo.
Non esiste un passato e un futuro, esiste un presente precedente e un presente prossimo.
Ho davvero paura di lasciare questo mondo arrivato il mio momento. Ho paura perché questo mondo è così bello. Basta affacciarsi da una finestra e guardare il mare, basta camminare in un parco di primavera, basta uscire e sentire il vento freddo d’inverno e vedere le foglie agitarsi, basta guardare due occhi che sorridono. Tutto questo è così bello e un giorno ci verrà portato via. Noi smetteremo di esistere mentre tutto andrà avanti. E se fosse come una notte senza sogni? Avete presente, no? Svanire per sempre, vivere in quel nulla per il resto della vita, mentre tutta questa meraviglia continua a scorrere. Le persone che amiamo, la natura, la danza, la pittura, la musica. Tutto andrà avanti e noi invece resteremo indietro, come se non fossimo mai esistiti, ma allora vorrei sapere una cosa. Perché nonostante ne siamo consapevoli, perché nonostante la paura del nulla e il sapere che prima o poi ci toccherà, non riusciamo a vivere la nostra vita a pieno? Perché non riusciamo a dire quei “ti amo” balbettati, perché non riusciamo a lasciarci andare, a rischiare? È tutto così breve e mi fa paura. Io voglio vivere, non voglio restare indietro, non voglio lasciare nessuno indietro, non voglio essere solo una persona su una foto. Vi prego, io non voglio scomparire.
Perché non tutte le persone hanno la sicurezza di un passato vincente, e errore dopo errore hanno imparato la prudenza, amaro veicolo del rimpianto. Perché per quanto ci possano provare, il breve tempo di esperienza che hanno alle spalle li inibisce, soffocando qualsiasi loro mossa. E anche un segno di cedimento li fa indietreggiare, ormai convinti che stia per crollare tutto.
Raramente dico quello che penso, figuriamoci quello che non penso.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Non sempre gli amici sono in grado di aiutarti… a volte devi sapertela cavare da solo.
Non esiste un passato e un futuro, esiste un presente precedente e un presente prossimo.