Anonimo – Frasi d’Amore
Le star lasciano le loro impronte nel cemento, io spero di lasciarle nel tuo cuore.
Le star lasciano le loro impronte nel cemento, io spero di lasciarle nel tuo cuore.
Nelle notti più scure brilli in cielo come due bellissime stelle: sei la mia Sirio, la stella più luminosa di tutto il firmamento che veglia su di me; sei la mia Stella Polare punto fisso e guida nei momenti in cui sono perso. Grazie per essere mia amica.
Il mio più grande desiderio è quello di riuscire a mettere in pratica la mia consapevolezza… perché non ci riesco… perché?
Lo ricordo distintamente. Aveva la guancia sul mio petto. “Va tutto bene” le ripetevo, quasi…
In amore bisogna sempre pensare come un vincente, sapendo che si può perdere.
Siamo due cuori affetti dallo stesso male… non funziona nemmeno la cura del tempo.
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo “occasionali”, ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti “a tempo pieno”, che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l’uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d’Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.