Anonimo – Frasi Sagge
Il confine tra ammirazione e invidia e molto labile; e se c’è una cosa che imparato è che l’invidia e le persone invidiose, vanno evitate più che la peste o l’aids.
Il confine tra ammirazione e invidia e molto labile; e se c’è una cosa che imparato è che l’invidia e le persone invidiose, vanno evitate più che la peste o l’aids.
Se provi ad uscire e a guardare il cielo sentirai uno strano rumore… Ascolta meglio……
Le cose arrivano nel momento in cui loro decidono di arrivare e non quando le aspetti.
La tristezza non è che la malinconica melodia che il cuore intona quando è costretto a battere solo per inerzia e non per seguire un’emozione!
Il “per sempre” ha una fine.
Quando siamo bambini l’inferno non è altro che il nome del diavolo sulla bocca dei nostri genitori. Poi questa nozione si complica, e allora ci rigiriamo nel letto nelle interminabili notti dell’adolescenza, cercando di spegnere le fiamme che ci bruciano, le fiamme dell’immaginazione. Più tardi, quando non ci guardiamo più allo specchio perché i nostri volti cominciano ad assomigliare a quello del diavolo, la nozione dell’inferno si trasforma in un piumone intellettuale e allora, per sottrarci a tanta angoscia, ci mettiamo a descriverlo. Giunti alla vecchiaia l’inferno è così alla portata di mano che l’accettiamo come un male necessario e lasciamo persino scorgere la nostra ansia di patirlo. Ancora più tardi, e adesso sì che siamo tra le sue fiamme, mentre bruciamo cominciamo a intuire che forse potremmo acclimatarci. Passati mille anni un diavolo ci chiede, con aria di circostanza, se soffriamo ancora; gli rispondiamo che l’abitudine ha una parte ben maggiore della sofferenza. Alla fine arriva il giorno in cui potremmo abbandonare l’inferno, ma rifiutiamo fermamente tale offerta. Chi rinuncia infatti a una cara abitudine?
Nella vita ho imparato che più impari meno ne sai.