Anonimo – Frasi Sagge
Il rumore non fa bene, il bene non fa rumore.
Il rumore non fa bene, il bene non fa rumore.
Quiin un angolo di stanzanel buio di questa notte d’agostomi rimbombano in testale tue ultime parolela tua durezza nel pronunciarleil tuo tono risoluto e distantecome se non fossi già nel tuo cuoree mi chiedocome tu sia riuscito a trasformareil mio Amoreprofondo, vero e sinceroin così tanto disprezzo, orgoglio, indifferenza.Paura di me e di noi?Paura d’Amare? Di farsi del male?Quiancora per qualche minutofinché il sonno non riuscirà a vincerequesti tristi e ormai inutili pensieri.
L’oro della nostra vita è la nostra interiorità, profonda, inafferrabile, difficile da esplorare e da sottrarre al nostro io, anche perché è la cosa che più di ogni altra ci permette di vivere.
A guardare il cielo sdraiati, ebbri d’amore, ad ascoltare il dolce andirivieni delle onde del mare, sembra che il tempo si fermi qui, la pace interiore è quella che ci costruiamo con i piccoli gesti attimo dopo attimo, l’infinito spesso non è qualcosa di non misurabile, ma è quello che ci portiamo nel cuore ogni qualvolta abbiamo la persona amata accanto.
Insomma, voglio dirlo: si parla spesso di argomenti “enormi” come vita, morte, amore, odio, politica, religione, scienza, etc… etc… come per cercare una soluzione a qualcosa, ma alla fine, a pensarci schiettamente, una delle nostre necessità più forti è… banalmente avere qualcosa da leggere mentre si caga (pardon). Meglio ancora se è roba frivola… o no?
Tutto è fiaba.
Un gruppo di saggi si riunì in un castello ad Akbar, per discutere dell’opera di Dio. Volevano scoprire perché la creazione dell’uomo era stata lasciata per il sesto giorno.”Egli pensava di organizzare bene l’Universo, in modo che potessimo avere tutte le meraviglie a nostra disposizione,” disse uno.”Egli volle prima fare alcune prove con gli animali, in modo da non commettere gli stessi errori con noi, ” sostenne un altro.Intervenne all’incontro un saggio ebreo. Gli fu comunicato il tema della discussione: “Secondo la sua opinione, perché Dio lasciò la creazione dell’uomo per l’ultimo giorno?””Molto semplice,” commentò il saggio. “Per darci la possibilità, quando fossimo colti dall’orgoglio, di riflettere: perfino una semplice zanzara ebbe la priorità su di noi nel lavoro divino.”