Anonimo – Luoghi comuni
Non capisco ma mi adeguo.
Non capisco ma mi adeguo.
Amore ti ho paragonato al sole. Sei sorto in una tiepida alba, hai riscaldato coi tuoi raggi luminosi, il mio giorno infinito, ma a differenza dell sole… tu per me non avrai mai tramonto.
Amare sempre sposarsi mai.
Fra mille pensieri, tante emozioni, alcune paure… brilla una luce, un sentimento dolce e concreto che chiamano amore e che io provo per te!
Da imparare c’è sempre, anche non volendo…
Nessun suono viene a svegliare questo specchio buio che son io.
È un luogo comune affermare che la Riforma ha portato a una laicizzazione delle opere nei paesi protestanti. Ma incaricandosi per conto proprio di tutta questa popolazione di poveri e d’incapaci, lo stato o l’amministrazione pubblica preparano una nuova forma di sensibilità alla miseria; sta per nascere un’esperienza del patetico che non parla più di una glorificazione del dolore, né di una salvezza comune alla Povertà e alla Carità, ma che intrattiene l’uomo unicamente nei suoi doveri verso la società e indica nel miserabile, a un tempo, un effetto del disordine e un ostacolo all’ordine. Non si tratta dunque più di esaltare la miseria nel gesto che le porta sollievo, ma, semplicemente, di sopprimerla. Se si rivolge alla Povertà come tale, anche la Carità è disordine.