Anonimo – Morte
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
Beato chi muore nel proprio letto.
La morte come un viaggio senza ritorno, da affrontare con gioiosa e tranquilla disciplina, senza addii chiassosi, senza dimenticare la bellezza di ciò che abbiamo vissuto, con la curiosità delle “nuove specie” che potremo conoscere e con la speranza che una brezza propizia possa un giorno portarci quelli che abbiamo amato.
Sai quando scopri di essere al limite? Quando un giorno, per una stupidaggine, ti vengono le lacrime agli occhi. Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo. Non significa esser fragili o deboli, ma aver sopportato troppe cose, troppo a lungo.
Stavo leggendo un libro di poesie stupende, ma mi sono accorta di una cosa: la…
Voglio svegliarmi con i tuoi baci, con il tuo sguardo… voglio con te dividere ogni momento e con te ancora crescere! Voglio essere ogni cosa di te come tu sei per me! Ho strappato con piacere il cuore per dartelo… ti ho danato i momenti più intimi… Voglio in te vivere.
Il sorriso della gioia non è nella parola di chi pensa, ma negli occhi che osservano il sentire di un cuore, vivi dunque e potrai sentire l’abbraccio di Dio.