Anonimo – Palindromi
O mani, datemi metà dinamo.
O mani, datemi metà dinamo.
Te non prendi il caffè con lo zucchero, prendi lo zucchero con il caffè.
Cinque dita formano una mano, cinque lettere formano “ti amo”.E come io ti porgo questa…
Vorrei morire sulle tue labbra belle come le rare rose bianche e affogare nel profondo…
Asinus asinum fricat.Un asino gratta l’altro.
Il senso della vita è molto più semplice di quello che si pensa. La vita non è altro che una lezione in cui siamo più o meno liberi di scegliere come gestirla, in cui alla fine torneremo “da dove siamo venuti” e se non la si è capita, si ripete il processo con un’altra lezione, finché non si arriva a un grado di “consapevolezza” più alto per passare, poi, al “livello successivo”.
Uno ne perdi… cento ne trovi.
Te non prendi il caffè con lo zucchero, prendi lo zucchero con il caffè.
Cinque dita formano una mano, cinque lettere formano “ti amo”.E come io ti porgo questa…
Vorrei morire sulle tue labbra belle come le rare rose bianche e affogare nel profondo…
Asinus asinum fricat.Un asino gratta l’altro.
Il senso della vita è molto più semplice di quello che si pensa. La vita non è altro che una lezione in cui siamo più o meno liberi di scegliere come gestirla, in cui alla fine torneremo “da dove siamo venuti” e se non la si è capita, si ripete il processo con un’altra lezione, finché non si arriva a un grado di “consapevolezza” più alto per passare, poi, al “livello successivo”.
Uno ne perdi… cento ne trovi.
Te non prendi il caffè con lo zucchero, prendi lo zucchero con il caffè.
Cinque dita formano una mano, cinque lettere formano “ti amo”.E come io ti porgo questa…
Vorrei morire sulle tue labbra belle come le rare rose bianche e affogare nel profondo…
Asinus asinum fricat.Un asino gratta l’altro.
Il senso della vita è molto più semplice di quello che si pensa. La vita non è altro che una lezione in cui siamo più o meno liberi di scegliere come gestirla, in cui alla fine torneremo “da dove siamo venuti” e se non la si è capita, si ripete il processo con un’altra lezione, finché non si arriva a un grado di “consapevolezza” più alto per passare, poi, al “livello successivo”.
Uno ne perdi… cento ne trovi.