Anonimo – Stati d’Animo
Oggi è il futuro di cui ieri ti preoccupavi… e tutto va bene.
Oggi è il futuro di cui ieri ti preoccupavi… e tutto va bene.
Il tuo pensiero striscia sensuale, avido a mordere la pelle, trasale, immobilizza il corpo, ruba respiri, sconvolge i battiti in una lenta, continua agonia che mi attraversa e si insinua fino alle piaghe dell’anima.
Nessun suono viene a svegliare questo specchio buio che son io.
C’è chi si apre con tutti, e non ama nessuno. E chi invece decide di aprirsi con pochi, e tenerli almeno nel cuore per sempre.
Ti presento l’amore: è un signore che non chiede mai il permesso di agire e riesce a farti compiere gesti che neanche tu stesso pensavi fossi capace di compiere.
Prediligo godermi il mare al crepuscolo, quando il frastuono delle onde sugli scogli è l’unica musica che abbatte tutti i rumori e le urla. In quei momenti riciclo le mie emozioni, quelle negative le butto al mare, affinché affondino per sempre, e riprendo le cose semplici e belle della vita, un tramonto, un gabbiano, un faro, l’odore del mare che soffia via le ansie!
L’amore seppe allora di chiamarsi amore. E quando sollevai i miei occhi al tuo nome…
Il tuo pensiero striscia sensuale, avido a mordere la pelle, trasale, immobilizza il corpo, ruba respiri, sconvolge i battiti in una lenta, continua agonia che mi attraversa e si insinua fino alle piaghe dell’anima.
Nessun suono viene a svegliare questo specchio buio che son io.
C’è chi si apre con tutti, e non ama nessuno. E chi invece decide di aprirsi con pochi, e tenerli almeno nel cuore per sempre.
Ti presento l’amore: è un signore che non chiede mai il permesso di agire e riesce a farti compiere gesti che neanche tu stesso pensavi fossi capace di compiere.
Prediligo godermi il mare al crepuscolo, quando il frastuono delle onde sugli scogli è l’unica musica che abbatte tutti i rumori e le urla. In quei momenti riciclo le mie emozioni, quelle negative le butto al mare, affinché affondino per sempre, e riprendo le cose semplici e belle della vita, un tramonto, un gabbiano, un faro, l’odore del mare che soffia via le ansie!
L’amore seppe allora di chiamarsi amore. E quando sollevai i miei occhi al tuo nome…
Il tuo pensiero striscia sensuale, avido a mordere la pelle, trasale, immobilizza il corpo, ruba respiri, sconvolge i battiti in una lenta, continua agonia che mi attraversa e si insinua fino alle piaghe dell’anima.
Nessun suono viene a svegliare questo specchio buio che son io.
C’è chi si apre con tutti, e non ama nessuno. E chi invece decide di aprirsi con pochi, e tenerli almeno nel cuore per sempre.
Ti presento l’amore: è un signore che non chiede mai il permesso di agire e riesce a farti compiere gesti che neanche tu stesso pensavi fossi capace di compiere.
Prediligo godermi il mare al crepuscolo, quando il frastuono delle onde sugli scogli è l’unica musica che abbatte tutti i rumori e le urla. In quei momenti riciclo le mie emozioni, quelle negative le butto al mare, affinché affondino per sempre, e riprendo le cose semplici e belle della vita, un tramonto, un gabbiano, un faro, l’odore del mare che soffia via le ansie!
L’amore seppe allora di chiamarsi amore. E quando sollevai i miei occhi al tuo nome…