Anonimo – Stati d’Animo
Contando i dolori, con le pupille dilatate dalle lacrime, come misurerò la mia “imperscrutabilità?”
Contando i dolori, con le pupille dilatate dalle lacrime, come misurerò la mia “imperscrutabilità?”
Non sono ubriaco… sono solo un po’ allegrotto!
Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.
Cerco una sicurezza che costa tutto e non serve a niente; o almeno questo è quello che direi a qualcuno che si comportasse come me; perché quando si tratta di me ho tutto da perdere e niente da guadagnare. È facile far prevalere la ragione sull’istinto, solo se non si tratta di me.
Mi capita sempre di notte l’incontro più interessante della giornata, quello con me stesso. Potrebbe sembrare noioso incontrare la stessa persona, e invece ho l’impressione di avere a che fare ogni volta con una persona diversa.
Raccontami dei tuoi occhi, di come alla mattina si disegnano nello specchio e riflettono la luce… raccontami i minuti di silenzio che raccogli per pensare alle parole che non temi di dire… Raccontami di quelle tue espressioni che mi regalano la vita ogni istante.Su dimmi, di quelle tue emozioni, su dimmi.
È triste amare una persona che non sarà mai tua… Ma è ancora più triste sapere che quella persona appartiene a qualcun’altro che non l’amerà mai come l’ameresti tu!