Anonimo – Vita
Il bello dell’età avanzata è essere in grado di dire, quasi casualmente: Naturale, adesso sono un nonno.
Il bello dell’età avanzata è essere in grado di dire, quasi casualmente: Naturale, adesso sono un nonno.
Non smettere. Ho bisogno di musica stasera. Mi sembra che tu sia il giovane Apollo e io Marsia che ti ascolta. Ho i miei dolori, Dorian, dolori di cui non sai nulla. La tragedia della vecchiaia non è l’essere vecchi, ma l’essere giovani. La mia sincerità a volte mi stupisce.[…]Mio caro ragazzo tu cominci a moraleggiare. Presto ti dedicherai alla conversione delle anime e al risveglio religioso degli spiriti, mettendo in guardia il mondo contro tutti i peccati di cui ti sei stancato. Sei troppo incantevole per farlo. Inoltre, è inutile. Tu ed io siamo quello che siamo, e saremo quello che saremo. Quanto al fatto di essere avvelenati da un libro, è una cosa che non sta né in cielo né in terra. L’Arte non ha alcuna influenza sull’azione. Annienta il desiderio di agire. È superbamente sterile. I libri che il mondo chiama immorali sono libri che mostrano al mondo la sua vergogna. Ecco tutto.
I sentimenti sono stati rinchiusi in tanti sacchetti ermetici.
Noi siamo le più grandi delle opere d’arte, ne sia siamo il pittore che il dipinto!
I primi passi mossi da un bambino sono quasi sempre diretti verso il nonno… perché i nonni ne vanno esageratamente orgogliosi e soddisfatti.
La mia unità sta nella consapevolezza delta mia molteplicità.
Bisogna cercare di fare emergere le proprie qualità nascoste dalla tristezza, dovuta dall’insoddisfazione.