Anonimo – Vita
Si passa la prima parte della vita a fare, la seconda a pensare a ciò che si è fatto.
Si passa la prima parte della vita a fare, la seconda a pensare a ciò che si è fatto.
Nel bene o nel male, questa vita va vissuta.
Vivere è raccontare qualcosa di sé agli altri. Ogni mattina, al nostro risveglio, il mondo è pronto ad ascoltarci.
Se oggi riusciamo a vedere più lontano dei nostri predecessori è soltanto perché siamo nani issati sulle spalle di giganti.
Quanti giorni si sprecano in gioventù, incoscientemente si pensa di essere eterni. Non si riflette sulla morte, si pensa “è troppo lontana la morte”, “c’è tempo”, “ci sono speranze e sogni da realizzare, amori da vivere”, “c’è tempo!” I giorni passano, alcuni inutilmente ed i sogni e le speranze man mano sono soffocati da problemi da risolvere dai dolori o dalle malattie. Nel dolore si apprende un’infinità di cose, tutto questo, però può non Impedire di pensare a quanti errori si poteva evitare, a quante altre strade si potevano percorrere, ai giorni trascorsi pensando al futuro facendosi sfuggire il presente. Si vivono attimi di felicità intensi nei sogni e nelle speranze avverate o quando l’amore, forse breve, fa capolino. Ci si ritrova con i capelli imbiancati, e si pensa “non c’è più tempo, non c’è futuro!” Ormai lo hai imparato che bisogna ora, vivere il presente!
Il rapporto con mia madre è come una caverna senza luce e uscita che io ho dovuto sempre ripercorrere nel corso degli anni, ma non ho trovato mai una soluzione. Ora sarebbe facile ripetere tutti i suoi difetti ma non serve. Ho imparato a pretendere di essere amata come desidero io, perche’se no quella caverna mi avrebbe risucchiata.
Ho paura che la vita mi sfugga di mano… Ma come cambiare tutto ciò? Forse devo solo prendere la vita giorno per giorno.