Anthony De Mello – Libri
La vita è un banchetto, e la tragedia è che la maggior parte della gente sta morendo di fame.
La vita è un banchetto, e la tragedia è che la maggior parte della gente sta morendo di fame.
La morte non è uguale per tutte le cose: ci sono oggetti che cominciano a invecchiare solo dopo aver attraversato la morte. Un giocattolo invecchia dopo che si è rotto, dopo che è morto.
Feci un sospiro di sollievo. La rabbia era ciò che desideravo sentire: la prova falsa e prefabbricata che era preoccupato per me, un regalo ambiguo del mio subconscio.
I morti erano disposti in fila al centro dela Sala. Harry non vedeva il corpo di Fred, perché era circondato dalla sua famiglia. George era inginocchiato vicino alla testa; la signora Weasley era accasciata sul petto del figlio, scossa dai singhiozzi. Il signor Weasley le accarezzava i capelli e aveva le guance inondate di lacrime.Senza dire una parola, Hermione andò da Ginny, che aveva il volto gonfio e arrossato, per abbracciarla; Ron raggiunse Bill, Fleur e Percy, che gli gettò un braccio intorno alle spalle. Ginny e Hermione si avvicinarono al resto della famiglia e Harry vide i corpi distesi accanto a quello di Fred: Remus e Tonks, pallidi e immobili, sembravano tranquilli, addormentati sotto il buio soffitto incantato.La Sala Grande parve volar via, rimpicciolire, restringersi. Harry indietreggiò oltre la soglia. Non riusciva a respirare. Non ce la faceva a guardare gli altri cadaveri, a scoprire chi altri era morto per lui.
– Quel ragazzo inglese… è un vampiro?- Spike? È uno di noi, lui ha un’anima. Ha dovuto attraversare un’agonia inimmaginabile per riaverla. Per amore. Un amore non corrisposto per una donna destinata ad uccidere la sua specie. E adesso il nostro eroe tormentato combatte per la giustizia, il suo fascino malandrino e il suo aspetto esteriore da duro nascondono un cuore infranto nobile e buono.
Claudia: “cos’è che ti tormenta? Cos’è che ti ha sempre tormentato?” Mi chiese gentilmente ma non abbastanza.Louis: “ho bisogno di te! Non posso sopportare l’idea di perderti!”
Basta dare un’occhiata a un paranoico: si sente costantemente minacciato da qualcosa che non c’è, interpreta sempre la raltà in termini di certe esperienze trascorse o dei condizionamenti che ha subito.