Anthony De Mello – Libri
Solo quello che si comprende può essere cambiato.
Solo quello che si comprende può essere cambiato.
Gli oggetti son cose che non dovrebbero commuovere, perché non sono vive. Ci se ne serve, li si rimette a posto, si vive in mezzo ad essi: sono utili, niente di più. E a me, mi commuovono, è insopportabile. Ho paura di venire in contatto con essi proprio come se fossero bestie vive.Ora me ne accorgo, mi ricordo meglio ciò che ho provato l’altro giorno, quando tenevo in mano quel ciottolo. Era una specie di nausea dolciastra. Com’era spiacevole! E proveniva dal ciottolo, ne son sicuro, passava dal ciottolo nelle mie mani. Sì, è proprio così, una specie di nausea nelle mie mani.
Credo che l’unico reale difetto sia considerare un difetto le caratteristiche altrui.
La candela che è accesa in noi fa luce abbastanza per tutti i nostri propositi. Dobbiamo essere soddisfatti delle scoperte che possiamo fare alla sua luce; e faremo un uso corretto della nostra intelligenza, quando entreremo in rapporto con tutti gli oggetti nel modo e nella proporzione adatta alle nostre facoltà, e sulla base dei fondamenti che possono essere proposti a noi, e se non richiederemo perentoriamente o con intemperanza la dimostrazione e chiederemo la certezza dove la probabilità soltanto può essere ottenuta, una probabilità che sarà sufficiente a dirigere tutti i nostri interessi. Se rifiuteremo la credenza in ogni cosa, perché non possiamo conoscere con certezza tutte le cose, saremo tanto saggi come chi non usasse le gambe, ma restasse fermo e morisse, perché non ha ali per volare. Quando avremo conosciuto la nostra forza, sapremo meglio che cosa intraprendere con speranza di successo. E quando avremo passato accuratamente in rassegna i poteri del nostro spirito e fatto una qualche stima di che cosa ci possiamo aspettare da essi, non avremo piú la tendenza o a restar fermi e a non far lavorare affatto il nostro pensiero, disperati di non poter trovare nulla, né, d’altro lato, metteremo in questione ogni cosa, e rifiuteremo ogni conoscenza, perché alcune cose non possono essere intese.
L’altro giorno mi hanno scacciata da uno dei loro luoghi di culto perché portavo un vestito senza maniche – gli spiegò con aria triste.A quanto pare all’Onnipotente le mie braccia non piacciono anche se è stato lui a crearle.
Sarebbe morto anche lui di fame e freddo un inverno senza riuscire ad accendersi il fuoco. Era una buona fine per i solitari, una fine da candela.
Tutti noi custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell’anima.