Antoine Louis Léon de Richebourg de Saint-Just – Società
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
La Libertà, indica l’essere libero, non prigioniero e senza restrizioni e, non mi pare che oggi qualcuno di Noi possa ritenersi in tale agiatezza… c’è qualcuno che la urla e la invoca, Essendone il primo carceriere.
Spesso l’opinione pubblica è in anticipo sulla legge.
Il paese è dei giovani… vivetelo.
Ritengo che non tutti i muri siano da abbattere.Se l’abbattimento del muro di Berlino ha riunito la Germania, il muro Palestinese evita l’abbattimento di due e più popoli.Se tutti fossimo veri uomini, ne costruiremmo solo per ripararci dalle inondazioni, alluvioni e quant’altro, invece, siamo tutti figli di un Dio diverso, per scelta, indirizzo sociale, morale o per dettami religiosi.Solo se riusciremo a camminare scalzi dalla lussuria saremo tutti uguali.
Altrove, si sa, mentre si parla ovunque dei diritti dello Stato, non si occupano che di quelli privati; dove non esiste nulla di privato, si occupano sul serio delle faccende pubbliche, qui, dove ogni cosa è di tutti, nessuno dubita che, purché sipensi a tener ben colmi i granai pubblici, non mancherà a nessuno nulla di privato.
Il bambino in un letto di ospedale, l’anziano dimenticato da tutti, le donne sottomesse e sfruttate, i tanti malati, le vittime della guerra, i piccoli violentati. Quanta tristezza. Se possiamo, dove c’è questa sofferenza, portiamo un sorriso. Non ci costa nulla, ma dà tanto: soprattutto a noi!