Antoine Louis Léon de Richebourg de Saint-Just – Società
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
Le lunghe leggi sono calamità pubbliche.
Alle pendici del monte che non c’è crescono piante magiche, meravigliose: occupazione, produttività, giustizia giusta, democrazia, moralità, uguaglianza, solidarietà e benessere.I vecchi cespugli si sono seccati e sono stati estirpati: povertà, evasione fiscale, burocrazia, favoritismo, corruzione e sprechi.Il paese di Bengodi perfetto; l’Italia che gli italiani si augurano.
Non pretendo di avere tutte le risposte. A dire la verità non m’interessano nemmeno tutte le domande.
Le lauree dovrebbero essere a scadenza con il rinnovo annuale fatto di corsi di aggiornamento e, in futuro, anche con un sistema che riveli la qualità dei corsi seguiti.
Una delle eterne regole italiane: nel settore pubblico, tutto è difficile; la buona volontà è sgradita; la correttezza, sospetta. Per questo, le persone capaci continueranno a tenersi a distanza di sicurezza dalla “cosa pubblica”, lasciando il posto ai furbastri (magari bravi) e alle mezze cartucce (magari oneste).
Il mondo occidentale è oggi a corto di idee e di ideali ancor più di quanto non sia a corto di soldi.
Questo nostro mondo è diviso in vincitori e vinti, dove i primi sono tre e i secondi tre miliardi. Come si può essere ottimisti?