Anton Pavlovich Chekhov – Matrimonio
Un matrimonio felice può esistere solo fra un marito sordo e una moglie cieca.
Un matrimonio felice può esistere solo fra un marito sordo e una moglie cieca.
Bisognerebbe sposare soltanto una donna bellissima, altrimenti non c’è speranza di disfarsene.
Le ho chiesto di sposarmi, e lei ha detto no! E da allora viviamo felici e contenti.
Nel matrimonio, l’amore si modifica, cambia significato, diventa un collante che spesso degenera in indifferente convivenza tra uomo e donna. Magari per questioni di convenienza economica.
Si giunge all’idea del matrimonio sulle ali inebrianti dell’innamoramento. A questo segue il dovere della rappresentazione sociale: il vestito, la cerimonia, le bomboniere, il ricevimento, la casa, il viaggio di nozze. E così uno o due anni volano via, con gli anni vola anche l’innamoramento e allora subentra negli sposi l’idea di aver preso una fregatura.
Vorrei che il tuo odore fosse il profumo di casa mia.
Le mogli hanno un solo modo per convincere i mariti a fare qualcosa: cominciare loro stesse a farlo.