Antonella Pappalardo – Anima
Che cos’è una carezza se non il soffio della propria Anima trasferito ad un’altra Anima!
Che cos’è una carezza se non il soffio della propria Anima trasferito ad un’altra Anima!
L’anima intrappolata in un cupo anfratto. Occhi persi nel buio, sempre in cerca di di una fievole luce. E capisco quanto sia vana ogni speranza, nell’angosciosa ricerca dell’inutile.
Sicurezza e tranquillità possono significare essere disperati.
L’anima è sempre vergine, si contamina con la materia solo se dimentica di essere eterna.
L’anima, senza occhi per vedere e bocca per parlare, ma capace di volare, in mondi…
L’anima è certezza di esistere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza…
Tutte le poesie esprimono le bellezza della nostra anima. Noi andiamo in giro per il mondo alla ricerca dei nostri sogni e dei nostri ideali. Spesso rendiamo inaccessibile ciò che è alla nostra portata. Quando ci accorgiamo dell’errore, abbiamo la sensazione di aver sprecato il nostro tempo, cercando nelle lontananze ciò che era vicino a noi. Dice il maestro: “Sebbene il tesoro possa essere sepolto nella tua casa, lo troverai solo se parti alla ricerca di esso. Se Pietro non avesse sentito la sofferenza del rifiuto, non sarebbe stato scelto come capo della Chiesa. Se il figlio prodigo non avesse abbandonato ogni cosa, non avrebbe ricevuto una festa in suo onore da parte di suo padre. Ci sono certe cose nelle nostre vite che portano un sigillo che dice: ‘Apprezzerai il mio valore solo dopo avermi perso e riguadagnato. ‘ Non è una buona scelta provare ad accorciare il cammino.