Antonello Fabio Parisi – Verità e Menzogna
L’ignorante sa molto. L’intelligente sa poco.Il saggio non sa niente. L’imbecille sa sempre tutto.
L’ignorante sa molto. L’intelligente sa poco.Il saggio non sa niente. L’imbecille sa sempre tutto.
Aundi mangianu dui mangianu tri. Dove mangiano due possono mangiare anche in tre.
Sarei un mostro se ammettessi che il raggiungimento della verità è una condizione sufficiente per essere in pace con sé stessi e con il mondo. Il vero coraggio non lo possiede chi è fiero di conoscere la realtà, ma chi ammette di non esserlo pur conoscendola e cerca in tutti i modi di renderla migliore.
La verità era che si era innamorata, non di un individuo, ma di una famiglia. Uno per uno tutti i feticci degli Schlegel erano stati rovesciati e, pur professando di difenderli, ella ne aveva goduto.
Tutti amici di tutti, “In dubbia mente”. Rido davanti alla convinzione che certa gente ha di avere delle capacità teatrali credendo di possedere e mette in atto la falsa amicizia con monologhi persuasivi e forme di gentilezza. Il sipario è uno, e atto dopo atto, la verità fa perdere la memoria agli attori teatranti.
Non è carnevale, ma è la vita di ogni giorno. Sfilano maschere che nascondono nefandezze dove tu credevi di vedere amicizie, nascondono cicatrici dove tu vedevi sorrisi, celano ipocrisie dove tu credevi di trovare sincerità e accoglienza.
Era bello mentire. Perché? Tanto più che mentendo aveva detto anche il vero: o meglio, il finto e il vero si erano intrecciati nelle sue parole come l’ordito e la trama di un velo. E questo era stato inevitabile. Perché?Nel loro mondo è tutto un velo di vero e di finto, pensava. I loro occhi vedono e le loro menti fingono, e si convincono di non aver visto. Anche le loro parole servono soltanto a nascondere, come se volessero schermare con veli di lino la luce del sole. Lo sanno? Non lo sanno?