Antonino Gatto – Frasi Sagge
L’altruista è il saggio che vede nel futuro, l’egoista è lo stolto che sbatte contro un muro.
L’altruista è il saggio che vede nel futuro, l’egoista è lo stolto che sbatte contro un muro.
L’odio è una cosa morta. Chi mai vorrebbe essere un sepolcro?
Chi vive spargendo sale, nutrirà le proprie radici del suo stesso veleno.
Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino.
Quando si costruisce qualcosa di grande, più che la sua grandezza conta come lo si è costruito.
Per quanto è possibile, bisognerebbe fare un favore a tutti: spesso si ha bisogno di qualcuno.
La speranza, di cui parlate, è una trappola… una brutta parola. Non la si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni… La speranza è di quelli che dicono “state buoni, state zitti, pregate…”
L’odio è una cosa morta. Chi mai vorrebbe essere un sepolcro?
Chi vive spargendo sale, nutrirà le proprie radici del suo stesso veleno.
Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino.
Quando si costruisce qualcosa di grande, più che la sua grandezza conta come lo si è costruito.
Per quanto è possibile, bisognerebbe fare un favore a tutti: spesso si ha bisogno di qualcuno.
La speranza, di cui parlate, è una trappola… una brutta parola. Non la si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni… La speranza è di quelli che dicono “state buoni, state zitti, pregate…”
L’odio è una cosa morta. Chi mai vorrebbe essere un sepolcro?
Chi vive spargendo sale, nutrirà le proprie radici del suo stesso veleno.
Puoi costruire qualcosa di bello anche con le pietre che trovi sul tuo cammino.
Quando si costruisce qualcosa di grande, più che la sua grandezza conta come lo si è costruito.
Per quanto è possibile, bisognerebbe fare un favore a tutti: spesso si ha bisogno di qualcuno.
La speranza, di cui parlate, è una trappola… una brutta parola. Non la si deve usare. La speranza è una trappola inventata dai padroni… La speranza è di quelli che dicono “state buoni, state zitti, pregate…”