Antonino Gatto – Guerra & Pace
Insegnando l’amore si possono fermare più guerre che con un esercito di carri armati.
Insegnando l’amore si possono fermare più guerre che con un esercito di carri armati.
Ho vissuto nella tua anima più tempo, dei tuoi occhi di perla, nei miei.Da allora,…
I bambini, i loro occhi, il loro sguardo.Mai esso dovrebbe dover vedere gli orrori di una guerra.Ci si può commuovere, ma non servirà…Bisognerebbe strapparmi ad una realtà che li devasta…povere, dolci, creature; tradite dal tragico e crudele destino diuna vita che, non risparmia nemmeno la loro innocenza…Angeli profanati da una violenza che li rapisce al loro candore.
Maledetti gli Americani che tirano il sasso e poi nascondono le mani, maledetti tutti i piccoli evasori fiscali, maledetti i petrolieri occidentali, non fanno altro che dirottare aeroplani.
Se deve esserci un conflitto che sia ai miei tempi, che mio figlio possa vivere in pace.
Ridevano. Ma la verità è che erano giovani, e i giovani hanno un’idea vecchia della guerra. Onore, bellezza, eroismo. Come il duello tra Ettore e Aiace: i due principi che prima cercano ferocemente di uccidersi e poi si scambiano doni. Io ero troppo vecchio per credere ancora in quelle cose. Quella guerra la vincemmo con un cavallo di legno, immane, riempito di soldati. La vincemmo con l’inganno, non con la lotta a viso aperto, leale, cavalleresca. E questo a loro, ai giovani, non piacque mai. Ma io ero vecchio. Ulisse era vecchio. Noi sapevamo che vecchia era la lunga guerra che stavamo combattendo, e che un giorno l’avrebbe vinta chi sarebbe stato capace di combatterla in un modo nuovo.
Le parole spessovolano via nel ventoe si spengono col tempo,le belle poesie,si tramandano in memoria,e resteranno nella storia…