Antonino Gatto – Stati d’Animo
Vorrei trovare un’isola dove approdare,con tutti i miei silenzi,per ritrovare me stessoafflitto da questo mare in burrasca.
Vorrei trovare un’isola dove approdare,con tutti i miei silenzi,per ritrovare me stessoafflitto da questo mare in burrasca.
E poi, ti affezioni alle persone sbagliate, doni il tuo amore, le tue braccia, le prendi per mano, e nel momento inaspettato, ti volti le spalle un attimo e, le hai già perse!
Amo ascoltare la bocca che tace e le mani che si adoperano.
Ho detto che credo alle favole, non alle cazzate.
Il viaggio più distante che hai fatto è quello fra il tuo cuore e la tua mente.
Non c’è cosa più bella quando è il cuore a parlare. Quando un uomo riesce a colpirti con le sue parole, parole dettate dal cuore. Parole che ti entrano dentro e ti emozionano.
Mi vesto di quelle che vengono definite stranezze. Ho le cerniere in pieno volto per aprire e chiudere sorrisi. Ho i lacci di un corsetto costrittivo sempre ben stringati sul petto per non lasciar uscire cuore a sproposito. Il mio cuore è a sproposito. È uno sproposito spropositato. Sproporzionato, sprangato e con la chiave lasciata da dentro, nella serratura, per impedire ogni tipo di incursione maldestra. Verresti mai a rubare a casa del ladro? E se il padrone di casa avesse saputo a che ora fosse arrivato il ladro, avrebbe lasciato l’uscio di casa incustodito? E non prendiamocela col ladro, ma col padrone! Ho le cerniere che vogliono essere oleate. Ho i nodi nel lacci.