Antonino Gatto – Uomini & Donne
Meglio una moglie che ti ama al tuo fianco, che l’amante più bella ma soltanto ogni tanto.
Meglio una moglie che ti ama al tuo fianco, che l’amante più bella ma soltanto ogni tanto.
Viaggiavo in autostrada, questa estate, in compagnia di una amica portogruarese, che chiamerò Olga, una passeggera piuttosto loquace, di quelle che non smettono mai di parlare contribuendo così a mantenerti bene sveglio. Suona un cellulare, è il suo. Lei prosegue a divulgare il suo verbo al mondo e intanto apre la borsetta e fruga, rovista e scandaglia, ma il telefono continua a squillare, con una di quelle suonerie petulanti che ti fanno innervosire; infine Olga si dà una manata sulla fronte e piagnucola: “Oddio! Vuoi vedere che l’ho dimenticato a casa?”
Amo la donna, i suoi repentini sbalzi d’umore, la sua fragilità, la sua caparbietà, la sua eleganza, la sua originalità, il suo modo di essere donna.
Il mondo ci osservava, ci giudicava, ci voleva diversi. “Diversi”: orribile, ridicola, insignificante parola. “Diversi” si, da ciò che eravamo davvero. Questo era essere diversi.
Se tutti noi pensassimo ad abbellirci interiormente, come ci preoccupiamo di farlo esteriormente: vivremmo in una società meno superficiale. Se fossimo attratti da ciò che ci appaga in modo vero e puro, non continuando ad aggrapparci avidamente a cose effimere: saremmo più felici e meno in lotta con noi stessi.
Se hai già più di una donna ti sarà estremamente facile trovare l’ennesima; praticamente verrà da sé. Ma se sei da solo farai una fatica boia a trovarne una.
Se le cose non le cambierà lo Stato, noi cambieremo lo stato delle cose!