Antonio Catena – Comportamento
Il pensiero dell’uomo distorce la realtà delle cose. Una realtà fatta di umani gesti e consapevoli abbagli. Ciò che rompe il mio silenzio è una voce troppo lieve, troppo bassa per levar questo fumo dagli occhi.
Il pensiero dell’uomo distorce la realtà delle cose. Una realtà fatta di umani gesti e consapevoli abbagli. Ciò che rompe il mio silenzio è una voce troppo lieve, troppo bassa per levar questo fumo dagli occhi.
Caparbio è l’uomo di successo, vola alto nei suoi sogni incurante dei venti contrari che gli schiaffeggiano il volto; fiducioso è il vittorioso, perché non cala mai il capo al fronte di una grande truppa, egli sa che il pavido ha già perso prima che innalzi la sua spada, è mai quel dire dovrà essere accostato al suo nome.Grande è l’umanità tutta che procede inconsapevole verso un domani incerto, conservando nel cuore la speranza di una vita migliore. Pertanto sia la caparbietà dell’uomo di successo, e la fiducia del vittorioso a ricordare a voi tutti che non esistono ostacoli insormontabili a chi ha scelto di rincorre un sogno. Avanti tutta, nessuno é chi crede di essere. Ricordatelo: “voi siete”.
Prima di tentare di capire gli altri dovremmo tutti fare il possibile per conoscere noi…
Ogni cosa a cui ti aggrappi nel mondo materiale prima o poi ti viene strappato, oppure non potrai portarlo con te. L’immagine è perfetta: c’è un certo distacco tra te e lei, ma se ti avvicini con la mente e il pensiero puoi entrarci dentro.
Non è detto che un assassino sia per forza malvagio. Nel mondo in cui viviamo persone che meritano di morire ce ne sono fino alla nausea. Tuttavia, nel momento in cui qualcuno si macchia di un’uccisione, deve prepararsi all’idea di poter essere ucciso a sua volta. Poiché questo è ciò che stabilisce la legge del karma. Di conseguenza a prescindere dall’agire in modo giusto o sbagliato, chi sopravvive al mondo è solo chi è animato da una forte volontà di vivere.
Se ti concentri troppo su ciò che non hai, rischi di perdere ciò che hai…
Prima agire e perseguire il giusto, poi giudicare.