Antonio Catena – Tristezza
Il pianto è il riflesso incondizionato di un falso sorriso.
Il pianto è il riflesso incondizionato di un falso sorriso.
Il dolore fisico può salvarti la vita; quello dell’animo può ucciderti.
Quante volte ci ritroviamo soli, faccia a faccia col dolore, a fissare le tenebre, nel tempo infinito di una lacrima.
Volevi “passare il tempo” ma poi mi sei “passato” dal cuore.
Piango forse non sono io, sono quelli che mi fanno piangere, che di se stessi possono solo piangere.
È quando tramonta il sole dietro a questo mare che albeggia la solitudine nel mio cuore.
Difficile capire, o almeno provarci, l’uomo che trova l’anima gemella, che lo prende in ogni parte di se, e che per cause di forza maggiore… la perde… per sempre. Il cuore si inaridisce, si deforma alla sofferenza, e per non soffrire troppo il pensiero idealizza lei e solo lei, nessuno sarà mai come lei, nessuno. Sognarla è l’unico modo per rivederla e ed essere coccolato da lei, mille donne non sono lei, questa è la verità che alimenta solo il non vivere più. L’egoismo e la cattiveria sono essenziali per non fare entrare nessun’altra donna, in modo da farle andare via, perché quando lui si accorge che i sentimenti che sono solo del suo angelo, potrebbero trasferirsi in un altra donna, diventa insopportabile solo l’idea. E quando rimane di nuovo solo, sta meglio, perché può comunicare e sognare ancora con lei, il suo angelo eterno. È fatale quando ti rimane dentro, perché non si è più capaci di amare nessuno e la vita è vissuta solo a metà, fra l’alccol e donne, soldi sperperati e locali. Triste e incomprensibile la mente umana in queste situazioni, è comprensibile solo il provarci a cambiare. Chi lo sa, poi, per quale motivo egli vuole solo riprovare certe sensazioni, a ogni costo, anche di far soffrire altre persone, senza alcun ritegno, senza onore, senza sentimento alcuno, mandando alla deriva la sua vita stessa e quella degli altri.
Il dolore fisico può salvarti la vita; quello dell’animo può ucciderti.
Quante volte ci ritroviamo soli, faccia a faccia col dolore, a fissare le tenebre, nel tempo infinito di una lacrima.
Volevi “passare il tempo” ma poi mi sei “passato” dal cuore.
Piango forse non sono io, sono quelli che mi fanno piangere, che di se stessi possono solo piangere.
È quando tramonta il sole dietro a questo mare che albeggia la solitudine nel mio cuore.
Difficile capire, o almeno provarci, l’uomo che trova l’anima gemella, che lo prende in ogni parte di se, e che per cause di forza maggiore… la perde… per sempre. Il cuore si inaridisce, si deforma alla sofferenza, e per non soffrire troppo il pensiero idealizza lei e solo lei, nessuno sarà mai come lei, nessuno. Sognarla è l’unico modo per rivederla e ed essere coccolato da lei, mille donne non sono lei, questa è la verità che alimenta solo il non vivere più. L’egoismo e la cattiveria sono essenziali per non fare entrare nessun’altra donna, in modo da farle andare via, perché quando lui si accorge che i sentimenti che sono solo del suo angelo, potrebbero trasferirsi in un altra donna, diventa insopportabile solo l’idea. E quando rimane di nuovo solo, sta meglio, perché può comunicare e sognare ancora con lei, il suo angelo eterno. È fatale quando ti rimane dentro, perché non si è più capaci di amare nessuno e la vita è vissuta solo a metà, fra l’alccol e donne, soldi sperperati e locali. Triste e incomprensibile la mente umana in queste situazioni, è comprensibile solo il provarci a cambiare. Chi lo sa, poi, per quale motivo egli vuole solo riprovare certe sensazioni, a ogni costo, anche di far soffrire altre persone, senza alcun ritegno, senza onore, senza sentimento alcuno, mandando alla deriva la sua vita stessa e quella degli altri.
Il dolore fisico può salvarti la vita; quello dell’animo può ucciderti.
Quante volte ci ritroviamo soli, faccia a faccia col dolore, a fissare le tenebre, nel tempo infinito di una lacrima.
Volevi “passare il tempo” ma poi mi sei “passato” dal cuore.
Piango forse non sono io, sono quelli che mi fanno piangere, che di se stessi possono solo piangere.
È quando tramonta il sole dietro a questo mare che albeggia la solitudine nel mio cuore.
Difficile capire, o almeno provarci, l’uomo che trova l’anima gemella, che lo prende in ogni parte di se, e che per cause di forza maggiore… la perde… per sempre. Il cuore si inaridisce, si deforma alla sofferenza, e per non soffrire troppo il pensiero idealizza lei e solo lei, nessuno sarà mai come lei, nessuno. Sognarla è l’unico modo per rivederla e ed essere coccolato da lei, mille donne non sono lei, questa è la verità che alimenta solo il non vivere più. L’egoismo e la cattiveria sono essenziali per non fare entrare nessun’altra donna, in modo da farle andare via, perché quando lui si accorge che i sentimenti che sono solo del suo angelo, potrebbero trasferirsi in un altra donna, diventa insopportabile solo l’idea. E quando rimane di nuovo solo, sta meglio, perché può comunicare e sognare ancora con lei, il suo angelo eterno. È fatale quando ti rimane dentro, perché non si è più capaci di amare nessuno e la vita è vissuta solo a metà, fra l’alccol e donne, soldi sperperati e locali. Triste e incomprensibile la mente umana in queste situazioni, è comprensibile solo il provarci a cambiare. Chi lo sa, poi, per quale motivo egli vuole solo riprovare certe sensazioni, a ogni costo, anche di far soffrire altre persone, senza alcun ritegno, senza onore, senza sentimento alcuno, mandando alla deriva la sua vita stessa e quella degli altri.