Antonio Cuomo – Figli e bambini
Tra cento anni forse non ricorderai il mio viso, ma avrai con te ogni mio sorriso.
Tra cento anni forse non ricorderai il mio viso, ma avrai con te ogni mio sorriso.
L’uomo è nato per amare, perché dall’amore è stato concepito.
Il guardare in amore non appartiene al vedere.
La differenza fra essere figli ed essere genitori è che da figli si capisce poco, da genitori si cerca di insegnare quello che non si capiva da figli.
Se fai un figlio prenditi cura di lui. Non basta concepirlo e partorirlo per essere madre. Il suo tempo viene prima del tuo, il suo bene viene prima del tuo, lui viene prima di te! Diventando madri, non si rinuncia ad essere donna, ma accetti di crescere e di prenderti cura di qualcuno che non ha scelto di esserci e che ha bisogno di te. Lui ha bisogno della tua presenza, del tuo amore, del tuo tempo, non dei tuoi contentini a scappa tempo, dei tuoi regali per dare a lui una felicità momentanea. La felicità, la serenità di un figlio la costruisci piano piano con amore, costanza e presenza. Se vuoi essere madre, se hai scelto di esserlo, metti i tuoi desideri, le tue manie di donna mondana da parte e dedicati a tuo figlio. Hai scelto tu di metterlo al mondo, pertanto crescilo con responsabilità e maturità. Non è un pacco che lasci in giro, parcheggi dove e quando vuoi solo per i tuoi divertimenti di donna superficiale e sciocca. Perché una madre è prima di tutto una madre!
Tutti i bambini del mondo, quando sono ancora nella pancia, tirano i calci. La mia danzava già…
Un mare, un cielo, un desiderio che si perde all’orizzonte, tramontando insieme al sole per divenire il sogno di questa notte.