Antonio Cuomo – Frasi d’Amore
Esiste un posto dove il fiore dell’amore non sfiorirà mai, il tuo cuore!
Esiste un posto dove il fiore dell’amore non sfiorirà mai, il tuo cuore!
Io aspetto te come il giorno aspetta la notte.
Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato.
Solo chi ha sofferto ne conosce realmente il significato.Solo chi ha amato sa riconoscere l’amore.
Avevo appena scoperto che la mia destinazione non era l’amore, e non mi sarei incastrata in un’altra relazione non corrisposta.Dovevo restare in auto, con le cinture ben allacciate e il motore spento, al riparo da altri incidenti. Potevo accendere la radio, sistemarmi il trucco con lo specchietto e concedermi un pisolino sul sedile reclinabile, ma nulla di più. Ogni tanto potevo al massimo guardare fuori dal finestrino, aspettando il momento giusto per ripartire. Il momento giusto per ricominciare a viaggiare senza aver paura delle buche.Credevo di averlo trovato, ma non lo era. Ero triste per questo e lo sarei stata ancora, ma disperarmi non mi avrebbe aiutato. Disperarmi non mi avrebbe salvato dalle buche, né aiutato a schivare i camion più pericolosi. Mi avrebbe solo annebbiato la vista ed io non potevo permettere di finire fuori strada.Dovevo tenere gli occhi fissi solo sulla carreggiata.
Hai paura di perdere qualcuno quando quel qualcuno ha messo radici nel tuo cuore.
Voglio appendere la forza alle luci dell’alba, aggrapparmi al respiro dei miei polmoni, fasciarmi con i ricci scomposti, destarmi alla voce di pettirossi che sfiorano l’ala su foglie che preannunciano frutti, inebriarmi con profumi e pollini da inalare e danzare sui fili di natura che catturano le perle di brina, lavare via la notte con la frescura del mattino che entra dalle persiane socchiuse, asciugarmi alla luce dei primi irriverenti raggi. Non aspetto la primavera, è questa che cresce in me, l’impeto che sconfigge la tempesta, il caldo che si ribella al freddo, l’acqua della vita che scorre tra le crepe della siccità dei ricordi. Oro ed argento, rosso e giallo, passeggio mano nella mano con me stessa per accompagnarmi sicura. Ritrovarsi, riaversi. Non sono guarita, ma mi sono salvata, non sono ancora in piedi, ma non striscio più, non canto il mio nome, ma mi parlo e mi ascolto e, finalmente, ho smesso di maledirmi e voglio che non il meglio, ma almeno il buono mi passi da parte a parte e lasciare qualcosa dentro come antidoto al veleno mangiato, così, domani, sarò io cura per i tuoi mali… se vuoi, posso provarci anche oggi.