Antonio Cuomo – Stati d’Animo
E va sempre così, che aspetti il sole e cala la sera.
E va sempre così, che aspetti il sole e cala la sera.
Non so maneggiarmi con cura. Mi rompo in continuazione. Porcellana smerigliata o, più semplicemente, ghisa grezza, antiestetica. Dipendente dai si e dai no, io quel “no” lo urlerei al mondo intero al posto dei “buongiorno” o dei “come va” di facciata. Così, diversa, ché di tutto quest’apparire non me ne faccio niente e di tutte le tattiche banali e studiate per sortire gli effetti di chissà quale ingenua psicologia del senso comune ancor meno. Vanno avanti gli altri, saette, io mi tengo la mia locomotiva a vapore molto vintage che non insegue nessuno perché siamo sempre lì, se qualcuno vuole esserci e vuole saltare su, salterà su.
La sofferenza si abbraccia alla disperazione, e rinasce con la speranza!
Ho conosciuto tante persone nella mia vita. Ma solo poche “speciali” hanno segnato il mio cuore.
La sofferenza è una lezione non richiesta, è una rete a strascico a maglie larghe che lascerà passare il superfluo e tratterrà l’essenziale.
Come il tempo mi specchio nella vita. Devo ammetterlo tante volte non riconosco ciò che vedo riflesso nello specchio. Un involucro che nasconde ciò che c’è dentro. Aggrappata a una realtà che rende prigioniere le mie parole, ricompongo brandelli di un passato che amareggiato non riesce condividere il futuro. Stanca e delusa, mi rifugio nelle mie incognite, un mondo a parte dove maschere, incomprensioni e paure attendono il prossimo viaggio.
L’amore, due controsenso che insieme trovano un senso.