Antonio Cuomo – Vita
Se mostri il mare a chi non sa nuotare, compragli un salvagente!
Se mostri il mare a chi non sa nuotare, compragli un salvagente!
Io la mia vita la vivo per me stessa e nella mia vita mi dedico a ciò che ritengo importante. Se di tutto ciò non ne fai parte forse la colpa non è mia che ho avuto una svista, ma forse la responsabilità è tua che non hai saputo guadagnarti un posto nel bagaglio delle cose importanti da portare con me sempre!
Quanti contrasti, quante problematiche da risolvere, in questo periodo la mia vita è un maremoto di complicazioni che mi tolgono il respiro, il sorriso, vorrei che la mia voce venisse ascoltata, ma le mie parole cosi semplici si perdono in questo abisso di confusioni. Non so più qual è la strada giusta, mi sto perdendo in questo caos che mi rende insicura, triste, nervosa. Vorrei ritrovare la mia amata pace, ma io non mi arrenderò perché so che in un giorno non molto lontano, i miei occhi cosi spenti rivedranno uno splendido sole che scalderà questo gelo che invade la mia esistenza e ridarà luce e calore al mio cuore.
Quello che resta non è mai passato!
Non conviene riempire di miele un vaso che sa di aceto, diceva Sofocle. E, forse, dico io, questa saggezza vale anche per tutte quelle relazioni (amicizia, amore, simpatia, etc) che sono partite da binari sbagliati, che sono finite su strade chiuse, che si sono sbriciolate alla prima difficoltà, che si sono rivelate dannose e deleterie per noi o per l’altro, a perfido dispetto della speranza ripostavi, degli occhi lucidi e del cuore palpitante. Non conviene tirarle su, ripararle a tutti i costi, fare immani fatiche per reindirizzarle sulla strada giusta, ostinarsi a credere che possano raggiungere una qualsiasi meta, decorarle di attese e avverbi dubitativi, addolcirle di pazienza e musica. Non conviene, soprattutto se ogni nostro gesto e tentativo è puntualmente ignorato o boicottato dalla controparte. Non conviene inseguire il giorno, non conviene illuminare il cielo della notte, perché ci sono stelle che, con troppa luce, non potremmo vedere. Ci sono stelle che disegnano miti e leggende (un lampione non lo sa fare), stelle che ci ridimensionano nella nostra confortevole piccolezza, consolandoci al contempo del nostro sentirci smarriti sotto un cielo che avremmo voluto dividere e condividere con chi già dormiva, andava, moriva, spariva, non c’era e non c’era mai stato.
Fiumi azzuri e colline praterie, dove corrono dolcissime le mie malinconie.
Certi amori non si perdono mai.