Antonio Curnetta – Comportamento
Ci sono poche cose che davvero non possiamo fare. Tutte le altre cose, o non vogliamo farle o abbiamo paura di farle.
Ci sono poche cose che davvero non possiamo fare. Tutte le altre cose, o non vogliamo farle o abbiamo paura di farle.
Viviamo in un mondo fatto di precarietà. E non mi riferisco solo al mondo lavorativo.La precarietà regna anche nei rapporti sociali, nei sentimenti, e nell’amore. Spesso si è amici per convenienza, per interesse o per solitudine.Purtroppo le amicizie fondate su questi presupposti sono destinate a naufragare miseramente. Io le chiamo amicizie “Rio mare”, (ricordate la pubblicità del tonno?), amicizie così fragili che, appunto, “si tagliano con un grissino”.Non parliamo poi dell’amore!Persone che stanno insieme solo perché hanno bisogno di avere qualcuno accanto, o magari perché pensano che nessuno se li piglia, e quindi, si accontentano di quello che capita, sempre pronte però ad abbandonare la nave appena trovano di meglio. Dove sta l’amore in tutto ciò?Mistero.Tuttavia non tutto è perduto. Sono certo che persone con cui creare un legame vero ci siano, certo sono rare, ma esistono. Bisogna cercarle o aspettare di incontrarle Persone con cui instaurare un legame fondato su valori umani come sincerità, lealtà e rispetto. Perché sono queste le veri basi per poter vivere bene un rapporto d’amore o d’amicizia, e quando avremo trovato ciò, saremo certi di aver creato qualcosa di forte, di così forte che nessun “grissino” potrà tagliare.
Di me ne hanno dette di tutti i colori, forse perché dell’arcobaleno si parla sempre.
Ormai l’umiltà è un valore estinto, ormai è l’orgoglio quello che prevale e che porta le persone a sbagliare ma a non ammetterlo.
So dare il meglio di me, ma se cerco di riprendermelo indietro, mi restituiscono sempre…
La vita mi ha mostrato presto quanto può essere dura e piena di difficoltà, e alla sua prima grande lezione ho scoperto di possedere una grande abilità. È vero, cado, ma sempre e soltanto in piedi!
Il mio carattere è come quello di un tarlo. Morsico il mio legno senza ascoltare fino a morire avvelenato dal mio stesso male.