Antonio Curnetta – Felicità
La felicità è una forma di entusiasmo eccessivamente idealizzata.
La felicità è una forma di entusiasmo eccessivamente idealizzata.
Quando potete cogliete numerosi i momenti felici. Quelli tristi sono più veloci, più numerosi e meno dispersivi.
Beata me, in quieta letizia.
Dei giorni felici della nostra vita ci accorgiamo solo quando hanno ormai lasciato il posto a giorni infelici.
Nell’arco di una vita, per quanto lunga sia, ci sono solo pochi attimi di felicità.
La libertà uno se la deve guadagnare e difendere. La felicità no, quella è un regalo, non dipende se uno fa bene il portiere e para i rigori.La felicità: come mi permettevo di nominarla senza conoscerla? Suonava svergognata in bocca a me, come quando uno si vanta di conoscere una celebrità e la chiama col solo nome, dice Marcello, per indicare Mastroianni.
Tempo fa, mi chiedevo spesso cosa fosse la felicità, e cosa fare per raggiungerla, cosa inseguire per averne solo un poco. Irrazionalmente, ho smesso di pensarci e di inseguirla; l’ho trovata. È uno stato d’animo che arriva naturalmente, è dentro di noi, è nella nostra natura di essere umani, non bisogna provare a cercarla, non bisogna provare ad inseguirla, altrimenti scompare nel momento in cui desideri di possederla. Bisogna essere consapevoli del fatto che la felicità, quella vera, ci accompagna, è sempre dietro di noi, pronta a sostenerci, come la nostra ombra, e quando ci si gira per cercare di vederla scompare alle nostre spalle.