Antonio Curnetta – Figli e bambini
I genitori ci insegnano quello che sanno, ma noi ci porteremo dentro per sempre quello che sono.
I genitori ci insegnano quello che sanno, ma noi ci porteremo dentro per sempre quello che sono.
“Domani andrà bene”, dovremmo ripetercelo convintamente ogni sera. Perché le cose accadano, bisogna crederci.
Non è semplice insegnare ai nostri figli di inseguire un sogno di lottare. Quando abbiamo fallito noi.
Sei l’amore che non ha tempo. Sei il desiderio di conoscere il valore di un figlio.
Sognare non è da sciocchi, non è fuggire dalla realtà. È credere fermamente di poterla ancora cambiare.
La vera forza di una persona è nella sua serenità interiore. Chi non ha nemici dentro, non ne ha neppure fuori.
Il padre e il professore erano tutt’e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl’insegnavano perché nella sua anima c’erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l’occhio, e non vi lascia entrare nessuno che non avesse la chiave dell’amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri.