Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Se vuoi essere sereno, ti occorre tanta saggezza. Se vuoi essere felice, ti basta un pizzico di follia.
Se vuoi essere sereno, ti occorre tanta saggezza. Se vuoi essere felice, ti basta un pizzico di follia.
La compagnia è il miglior modo di astrazione dalla realtà.
Se siamo bravi possiamo in qualche modo nascondere i nostri sentimenti verso qualcuno, il difficile è cancellarli dal cuore.
Ci sono momenti che odiamo tutto e tutti, ma odiamo sopratutto noi stessi. Vorremmo essere diversi, quello che non siamo mai stati. Ci sono momenti in cui amiamo tutto e tutti e riusciamo ad amare anche noi stessi Ci sono momenti in cui tutto e tutti ci sono, ma noi non ci troviamo, ci siamo smarriti lungo strade che non conoscevamo.
A volte tendiamo a vedere la nostra vita ad un solo colore, di solito quel colore è il nero; a volte il grigio. Colori cupi nei quali ci rispecchiamo a causa delle esperienze che abbiamo. E non ci rendiamo conto che basterebbe chiudere gli occhi e visualizzare il colore del nostro cuore per accorgerci di ciò che siamo. Così facendo lasceremmo entrare in noi i colori della vita. E in quell’istante vedremmo che il nostro cuore non è composto da un unico colore, ma è un’arcobaleno che non lasciavamo brillare. Quindi a te dedico queste parole, sii la giusta luce che riflettendosi nel tuo cuore ti faccia vedere l’immensità dei colori che ti formano nella loro brillantezza e nel loro splendore! Che la tua vita possa risplendere di mille colori e togliere quell’unico colore che la sofferenza a volte ci impone.
A volte ti chiameranno “falsa” perché non riusciranno a crederti perché ti vedranno diversa. Fregatene e vai avanti per la tua strada!
Sono la mia aristocratica sorella gemella. Quella dagli occhi rossi, infiammati. Quella che urla contro il male della mia anima e me la difende, come fosse lei la maggiore e, forse, è nata una frazione di secondo prima che rimanessimo orfane. Si divide, moltiplicandomi, applicando un teorema all’ipotenusa dei nostri cordoni ombelicali.Urla le mie parole inconfessabili. Ci celebriamo nelle notti e mi distilla i cattivi pensieri ed i residui diurni. Le devo tanto, ma è l’unica che non pretende la mia gratitudine e non mi tiene sotto scacco, in quel continuo stato di debito che mi usura e mi ricatta.