Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Ma la bambina, quell’antica bambina, la mia Claudia era cenere. Un urlo crebbe dentro di me, un selvaggio devastante urlo che veniva dalle viscere del mio essere… si alzava come il vento che faceva turbinare la pioggia su quelle ceneri, che batteva sull’impronta di una mano, sui mattoni che sollevava quei capelli biondi.
Come ali di un’aquila voli in alto attraversando le nuvole grigie che impetuose ti mettono a dura prova, ma nessuno potrà mai spezzarti le ali, l’amore che c’è dentro di tè è cosi grande che basta solo un battito per volare ancora più su. Veloce arrivi fino a vedere il cielo di azzurro e tra nuvole bianche come soffice neve entri in quel posto chiamato paradiso. È la libertà che ti sei preso dopo tutte le fatiche che hai subito, adesso potrò finalmente adagiare le mie ali e guardare il mio paradiso.
Quando nelle malattie le lacrime sgorgano volontariamente dagli occhi, è un buon segno; se involontariamente, un cattivo segno.
Non essere mai stanco di ricominciare. Anche se fa male quello che conta è avere la possibilità di farlo. Non importa cadere, conta che tu sappia rialzarti. Il percorso, le cadute ci cambiano. Le fine segna sempre un nuovo inizio. Quindi non è mia finita fino a quando in te vive la voglia di provarci.
Come l’aquilone che cerca il vento per volare sempre più in alto, così la mia anima vola verso il cielo per sentire serenità nel silenzio.
Quel male vestiva ancora troppo aderentemente la sua pelle che non riusciva a far entrare il bene neanche se voleva.