Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Ci sono giornate così difficili che mi viene il sospetto che dormire è la cosa che mi riesce meglio.
Ci sono giornate così difficili che mi viene il sospetto che dormire è la cosa che mi riesce meglio.
Gli amici! Loro servono per distrarsi e divertirsi. I parenti! Come fanno a capirti quando sei un mistero anche per te stesso? Allora ti tuffi e trattieni il fiato. Riempi i polmoni di ossigeno e speri che basti, rimanere in apnea il più a lungo possibile fino a quando sarà tutto passato. Il mondo è in silenzio e sei in balia delle onde. Un pesce affamato si ferma a guardarti negli occhi e aspetta che tu faccia la prima mossa. Immobile e con le gambe piantate, sorridi e sputi fuori il dolore, perché sai che alla fine anche dalle macerie sorgerà un fiore che cercherà la linfa vitale per sopravvivere e dare vita alla vita. Il sole cade nel mare, è arrivato il tuo tempo, il rosso scarlatto del tramonto avvisa che puoi riaffiorare per buttarti a capofitto nella notte.
Per amore puoi sopportare molte cose, tranne che a sopportare sia solo tu. In questo caso rispetta te stesso tanto da non voler sopportare più nulla. Volta le spalle e allontanati senza rimpianti.
Ci sono persone che senti talmente tanto dentro da sentirtele respirare accanto.
I ricordi sono foto appese alle pareti dell’anima.
La notte per dormire? Forse. La notte per amare? Forse. O forse la notte è il tempo dei pensieri!
È strana la sensazione che alcune persone riescono a lasciarti dentro. Creano come una traccia dentro te, una traccia dal tratto delineato, netto e certo. Donano quella sensazione di sicurezza, quel sapore di armonia e quei colori che difficilmente riesci a vedere.